Le finalità dell’Ente Parco sono quelle indicate dalla Legge quadro sulle aree protette: Difendere l’ambiente nei suoi aspetti originari deve essere la premessa fondamentale per qualsiasi sviluppo della nostra società e ne testimonia il grado di civiltà. I massicci montuosi, le grandi foreste secolari, le acque limpide, l’aria pura, le importanti presenze di fauna e flora, la storica presenza umana ricca di tradizioni, sono beni preziosi e irrinunciabili, che il Parco protegge assiduamente dai molti pericoli che li minacciano.
Un compito molto importante del Parco è creare le condizioni perché lo sviluppo delle condizioni di vita delle popolazioni locali si basi sulla conservazione, sulla valorizzazione e sulla razionale gestione delle risorse naturali e culturali che l’area protetta custodisce. Per questo il Parco tutela e promuove le attività tradizionali e di qualità, legate alla cultura sedimentata nel territorio.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise è aperto a tutti e fruibile, al fine della conoscenza del territorio ed a beneficio dei visitatori, nel pieno rispetto dell’ambiente: attività di educazione ambientale, centri visita, musei, aree faunistiche e sentieri costituiscono un insieme organico che favorisce le visite orientate, di gruppo o individuali. Questo “sistema” operante sul territorio rappresenta una delle forme più avanzate ed importanti di organizzazione del turismo di scoperta ed esperienziale.
fonte: http://www.parcoabruzzo.it/
Il Parco nato nel 1922, è il più antico ed importante d’Italia. In esso sono concentrati quasi tutti i caratteri che contraddistinguono l’Appennino centrale, compresi elementi di flora e fauna unici al mondo e ormai scoparsi nel resto della catena. Riceve oltre un milione di visitatori ogni anno, attirati dai suoi ambienti naturali di rara bellezza e meraviglia. Il Parco si estende per 50.000 ettari e interessa anche il Molise e il Lazio. Il settore abruzzese, che copre i tre quarti della superficie totale, è in provincia dell’Aquila e interessa i comuni di Alfedena, Barrea, Civitella Alfedena, Gioia dei Marsi, Lecce dei Marsi, Opi, Ortona dei Marsi, Pescasseroli, Scanno, Villavallelonga e Villetta Barrea.
I monti del Parco hanno aspetto selvaggio e sono caratterizzati da forre, campi carsici, e altopiani, cui i si affiancano i laghi Vivo, di Scanno e di Barrea. Dal punto di vista geomorfologico, ci troviamo nel cuore del grande regno calcareo che dai Monti Sibillini nelle Marche scende fino al massiccio del Pollino. Grandi groppe montuose, valloni aperti, pareti precipiti e gole impervie come quella della Foce di Barrea, anfiteatri rupestri di intenso fascino come quello della Camosciara, pianori erbosi circondati da pendici selvose come quelli delle Forme e dei Campitelli, estesi ghiaioni sonori e incoerenti, rocce chiare e stratificate su cui si abbarbicano esemplari imponenti di pino nero, sono i variegati e mutevoli ambienti del Parco.